Primula Galantucci

La mia recensione

Le Ali in testa

Le ali in testa – AA.VV

Simona Bennardo, Anna Danielon, Andrea Di Gregorio, Michele Febbrari, Primula Galantucci, Roberta Ganzetti, Claudia Lonati, Chiara Milani, Alida Paternostro, Anna Savini, Sabrina Sigon.

Questo libro è un progetto scritto a più mani per esprimere e raccontare tutti i disagi, le aspettative e i sogni di ogni ragazzo. È stato ideato per poter aiutare, con i proventi ricavati dalle vendite, tramite l’associazione “Tutti giù per terra” ogni ragazzo in difficoltà.
È un libro che dedichiamo a tutti gli adolescenti che stanno vivendo un momento di cambiamento e transizione, è una valvola di sfogo e di confronto con tanti coetanei che affrontano le problematiche di questa età particolare perché sottolinea lo sbocciare dei fiori che tutti siamo stati.
È un libro rivolto anche ai genitori che si trovano improvvisamente a dover accettare i cambiamenti dei propri figli che stanno attraversando la delicata fase di passaggio verso la vita degli adulti.
Questa raccolta di racconti, come spiega la bellissima prefazione di Andrea di Gregorio, che ha curato e selezionato i racconti dando vita a quest’opera, parla e descrive gli stati d’animo dei ragazzi che si trovano a fare i conti con una nuova fase della loro vita, quella che li accompagnerà a diventare adulti e li formerà, la fase più delicata e importante: l’adolescenza.
Le ali in testa è un libro adatto a tutti, che fa sognare e ricordare!

– Il racconto che fa da incipit a questa raccolta si intitola: “La sveglia” di Michele Febbrari.
Si tratta di una vera e propria sveglia metaforica: quella che dà inizio a tutto, come l’inizio di una nuova giornata, il principio della vita da adulto e “come se fosse la sigla iniziale della puntata di un telefilm nel quale noi siamo i protagonisti.”
Le sveglie suonano per sottolineare l’inizio di una nuova giornata, di una nuova avventura o di una nuova sfida. La sfida con la nostra vita che ha inizio proprio nel momento in cui ognuno di noi capisce di essere diventato adolescente e quindi vuole sentirsi adulto, autonomo, camminare con le proprie gambe, fare le proprie scelte.

– “Le quattro stagioni” di Simona Bennardo, sottolinea con raffinata sapienza lo svolgersi della nostra vita paragonata proprio alle stagioni dell’anno. Il racconto, accompagnato da una sinfonia rivisitata in chiave moderna, ci fa ascoltare brani attuali che mostrano come i disagi adolescenziali dell’autunno crescono con il sopraggiungere dell’inverno, si modificano in primavera fino a raggiungere la piena maturità e consapevolezza in estate.
Tutto si compie in quattro stagioni, esattamente come la vita di ognuno di noi.

– Nel terzo racconto “La solita normalissima giornata” di Claudia Lonati, ci caliamo nei panni di Emma, una ragazza alle prese con i disagi e i cambiamenti che la sua giovane età le sta provocando. Tutto le appare monotono e scontato.
Lo svolgimento della sua giornata è sempre lo stesso: da casa va a scuola, l’allenamento in piscina, l’incontro con Luca che sembra sia l’unico che possa capirla, la passeggiata nel parco con lui e in fine il ritorno a casa, alla monotonia della solita normale giornata.

– Nel racconto “Tomorrow” di Anna Danielon, Mattia, il protagonista, ci parla del suo approccio con la morte, della tristezza e della solitudine.
Mattia viene escluso dal gruppo dei suoi compagni perché non è come loro.
Trova conforto nelle parole di una compagna di classe che volontariamente vuole essere diversa e che lo stima molto.
Gli fa capire che gli amici veri vanno selezionati. Riesce a salvarlo dal suo senso di inutilità e tristezza e tra i due nasce una forte amicizia.

– “Un’interrogazione come un’altra” di Chiara Milani ci illustra lo svolgimento di una tipica giornata scolastica, con le interrogazioni, gli scherzi degli studenti e l’arroganza di alcuni professori che a volte non stanno allo scherzo e penalizzano i ragazzi dando loro brutti voti.

– “Inizio e fine dell’adolescenza” di Sabrina Sigon. Questo racconto ci trasporta direttamente nella vita e nei pensieri della protagonista, quando si trova a dover salvare un bambino che sta annegando in piscina. L’ambientazione e la storia sono descritte talmente bene che ci sembra di impersonificarci nel personaggio e vorremmo quasi essere con la stessa per poterla aiutare. In quell’estate inizia la sua adolescenza, diventa grande, conosce alcuni ragazzi che la portano al luna park ed esce per la prima volta da sola con gli amici. In quello stesso anno avviene la separazione dei suoi genitori, prova un senso di abbandono ma poi tutto viene superato. Capisce che il fluire della vita assopisce le difficoltà che si incontrano durante il percorso; anche a scuola le cose non vanno bene perché la sua mente è distratta e continua a pensare a quell’estate al mare. Quell’estate che l’ha accompagnata in una nuova consapevolezza: il sentirsi adulta! Quel periodo ha segnato la sua giovinezza e lo ricorderà sempre negli anni a venire. Con quel ricordo riuscirà a trovare sempre la forza per andare avanti perché è una donna forte e aver salvato una vita l’ha resa immediatamente matura.

– “Marlena” è il mio racconto: parla di una ragazza che non si piace, che si sente messa da parte da tutti e dalla sua famiglia, che ha solo una vera amica con la quale si confida e insieme a lei capirà che la vita è bella, se la si guarda dalla giusta prospettiva. Scoprirà l’amicizia, l’amore e si sentirà più bella, riconciliandosi con la sua famiglia e con il mondo intero.

– “Storia di Giulia” di Roberta Ganzetti, ci parla di una ragazza che si risveglia improvvisamente in ospedale. Una serie di eventi tristi, e principalmente il trasferimento in un’altra città della sua amica del cuore, l’hanno portata a rinchiudersi in sé stessa. Trova conforto in un amico, che tanto amico non è perché le procura delle pastiglie che servono per combattere l’ansia che prova, ma che non sono adatte al suo caso, e così assumendone una dose massiccia, Giulia compromette la sua salute fino a intossicarsi irreversibilmente.

– “Il petto, i peli, il ciclo, l’acne” di Anna Savini è la storia di Cloè: una ragazza di tredici anni istruita educatamente dai suoi genitori, che fuori di casa si ritrova invece a scontrarsi con una realtà totalmente diversa, mentre è in atto anche il cambiamento del suo corpo, nel quale non si ritrova e si sente a disagio.

– “Confessioni di un’aspirante adolescente” di Alida Paternostro parla del ricordo della vita di un adolescente. In questo racconto si viene catapultati indietro nel tempo, quello che tutti noi abbiamo trascorso da ragazzi.
Ci si cala nelle emozioni, si avvertono addirittura i profumi e le sensazioni che prova la protagonista. Ci sono i sogni da realizzare, la spensieratezza leggera e le speranze. Gli insegnamenti dei genitori in una vita semplice di un paesino senza tante velleità. Un’adolescenza vissuta come tante e il passaggio all’età adulta che avviene automaticamente in maniera soft e indolore, come se fosse stata già preparata a diventare grande e non fosse mai stata bambina.

 

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