Primula Galantucci

La mia recensione

L’invenzione di noi due – Matteo Bussola

In questo libro si parla d’amore, di perdite, d’abbandono, di solitudine e vuoto interiore: di due persone che si cercano, si perdono e infine si ritrovano e questo avviene sia nell’età dell’adolescenza e sia nell’età adulta, nella quale però subentrano sentimenti maturi come il desiderio di scoprirsi, di non perdersi, di ritrovarsi e rinnovarsi.
Si parla della volontà di tenere insieme qualcosa che piano piano si sta rompendo, senza sapere come fare ma provandoci in un modo originale: quello di reinventarsi in una nuova vita e in due persone nuove che apparentemente non si conoscono ma provano a farlo raccontandosi le proprie esperienze, le aspettative, le proprie carenze e le sconfitte, le solitudini inattese.
Milo e Nadia si conoscono ai tempi della scuola e senza essersi mai visti si scambiano quotidianamente dei messaggi che scrivono sullo stesso banco.
Si conoscono in via epistolare lasciandosi messaggi ai quali ognuno risponde quotidianamente e quando proprio il penultimo giorno di scuola Milo le lascia il suo numero telefonico troverà il banco completamente pulito, senza sapere se Nadia abbia mai letto il suo messaggio, se gli ha risposto, se ha cancellato tutto o sia stato il bidello per riporre ordinatamente i banchi nell’aula.
Dopo che entrambi hanno vissuto varie esperienze di vita si incontrano un giorno, dopo tanti anni e finalmente si conoscono.
Sperando di riaccendere una scintilla mai spenta si sposano ma la vita matrimoniale con la monotonia e i lavori che entrambi svolgono tendono ad appiattirne il rapporto a due, tanto che dopo quindici anni di vita insieme non si riconoscono quasi più e cercando di fuggire dalle ossessioni delle abitudini si riducono a ritornare ad essere quasi degli estranei.
Milo prova a riconquistare Nadia e comincia a scriverle delle email, sotto falso nome, per cercare di riavvicinarla a lui o all’uomo che finge di essere, conducendo un nuovo gioco di seduzione che lo riporta ai sentimenti provati sui banchi di scuola.
Cerca di ripercorrere tappe ormai sorpassate di due vite ormai adulte e non più adolescenziali.
Quando lo scambio epistolare inizia a diventare importante, quando entrambi si addentrano nei reciproci pensieri e aspettative Milo, che è sempre più innamorato della moglie, si rende conto di essere finito in una trappola che lui stesso ha costruito e dalla quale non sa più come fare per uscirne illeso.
Libro ben scritto, con una struttura solida e tenace, dalla lettura intrigante e scorrevole, coinvolgente e mai scontato, con un finale a sorpresa.

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